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#10YearsOfMarcoMengoni : L`essenziale


“E torno a te che sei per me l’essenziale”

Scrivo queste parole dopo le emozioni del ritorno sul palco dell’Ariston di Marco e con le cuffie che suonano proprio L’Essenziale, perché non c’è modo migliore per ripescare e mettere nero su bianco determinate sensazioni.

L’Essenziale è stata una svolta per Marco, una ripartenza, un tentativo di cambiamento dopo un album poco capito, ma che io ho amato profondamente. Rimettendosi in gioco e cambiando tutto, ha mostrato alla gente se stesso, ha cominciato la sua strada e tutto ciò lo ha portato ai traguardi raggiunti in questi anni, ai sogni realizzati e alla possibilità di fare musica secondo il proprio gusto e seguendo il proprio cuore e le proprie idee.

L’Essenziale lo ha reso libero e ha ispirato anche me.

Sì, perché l’ascolto di questa canzone, mi ha permesso di aprire gli occhi. Avevo 23 anni nel 2013 ed ero stata nuovamente scottata da amicizie che credevo fossero quelle importanti, quelle per la vita, ma che purtroppo si sono rivelate tutt’altro. Sapevo di avere bisogno di un cambiamento, di una svolta sia in questa direzione, sia in generale, perché stavo per finire l’università e la paura del mondo e di esserne divorata era all’ordine del giorno. Mi serviva una spinta e probabilmente un modello a cui ispirarmi, qualcuno che mi facesse capire che potevo seguire i miei sogni e che mi portasse a volermi bene, senza continuare a criticare la mia timidezza, che consideravo un enorme difetto, quando invece era ed è un pregio, una parte preziosa di me e del mio carattere.

L’Essenziale è arrivata proprio in quel momento.

Avevo bisogno di risposte e di cominciare a correre per me stessa e la mia vita da adulta. Grazie a questa canzone ho capito molte cose: potevo cominciare a scegliere in base ai miei desideri, a non dover per forza seguire il gruppo per la paura di rimanere da sola, che mettermi continuamente da parte mi avrebbe solo rimpicciolito, quando in realtà dovevo diventare grande. L’Essenziale mi ha dato la consapevolezza che potevo camminare con le mie gambe e che se chi mi stava vicino non era d’accordo e se ne sarebbe andato, io non sarei comunque rimasta sola.

Oggi, a 6 anni di distanza da quel 14 febbraio 2013 e da quella settimana di vittorie, sorrido ascoltando questa canzone, perché mi rendo conto della strada percorsa, capisco che fare quel salto che per me era nel vuoto è stata la cosa migliore che abbia fatto.

L’Essenziale per me è sorriso, consapevolezza, voglia di riscatto, vittoria.

È un abbraccio caldo, è la mano sulla spalla che ti invita a perseverare, è coraggio, è casa ed è Marco che ascolto da 10 anni e mi colora la vita.

L’Essenziale è l’inno dell’esercito, è la nostra canzone, è il momento del concerto in cui non siamo più solo noi e Marco, ma siamo un tutt’uno forte, compatto e bellissimo, dove ognuno trova il suo posto e si sente al sicuro.

L’Essenziale è una gemma preziosa.

Dico grazie a Marco e a questa canzone, perché mi hanno permesso di andare oltre i miei limiti e di sorridere con gli occhi e il cuore.

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