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MATERIA(PRISMA): LE IMPRESSIONI DELLA STAMPA



Tempo di conferenza stampa per Marco, che ieri ha presentato ai giornalisti "Materia (PRISMA)" terzo e ultimo progetto di Materia che ci ha accompagnati per tre anni incredibili e si concluderà quest'anno con i live. Tantissime le testate che hanno riportato le parole rilasciate da Marco sia nella chiacchierata collettiva con la stampa ma anche chi ha avuto modo di intervistarlo in esclusiva.


Come accade ad ogni presentazione i link delle interviste spuntano come i funghi e noi, per non farvi perdere nulla, abbiamo cercato di racchiudere il tutto in un solo articolo.


Su tutti vogliamo dare particolare risalto ad una bella intervista di Andrea Laffranchi riportata oggi sul "Corriere della Sera".

Un'intervista in cui non si parla solo di musica, ma anche di attualità e dell'argomento che nei giorni dopo l'Eurovision ha tenuto banco sui social, ovvero la bandiera arcobaleno. Di seguito le sue parole: «Era la bandiera dell’inclusività totale, quella contro tutte le discriminazioni. In Italia vedo tante cose che non sto capendo perché, nel 2023, mi sembrano anacronistiche. Non è un mio voler andare contro, ma un voler capire cosa accade. Credo che l’inclusività e le minoranze siano parte integrante della società». Le forze della maggioranza di governo non sembrano andare nella sua stessa direzione in tema di diritti Lgbtq+: «Un po’ mi fa paura, ma non sono solo visto che lo ha detto anche un capo di governo oltreoceano (si riferisce al canadese Trudeau ndr).

Ci sono azioni che vedo e pensieri che sento che mi fanno venire voglia di urlare le mie idee anche a costo di ricevere i commenti negativi che ovviamente sono arrivati dopo quella bandiera. Anche se erano di più quelli positivi. La posizione del governo attuale non mi piace. Se mi riferisco al ministro Roccella? Non solo, anche le uscite del presidente della Camera Fontana. Vorrei capire perché ci sia questo approccio».

Prova a tenersi lontano dal giudizio partitico. «Non mi piace usare la parola “fascismo”. Non sono d’accordo con quello che viene detto però. È un esercizio per richiamare qualcosa di dittatoriale? Oppure qualcosa per aprire un dibattito e confrontarsi? Certo che se fosse questa seconda opzione non mi sembrerebbe il modo più giusto. Vedo assolutismo, come se tutte queste persone non vivessero in strada o non andassero al supermercato a parlare con la gente. Come giudicare Cuba dalla camera di un cinque stelle. Io non ho assistenti che mi fanno tutto, non vivo nell’Olimpo dei cantanti: ho amici che fanno altro con i quali mi confronto».


Per quanto riguarda "Materia (PRISMA)" Marco a "La Repubblica" ha detto: «C'è dentro tutto quello che immaginavo - dice Mengoni del suo nuovo album che completa la trilogia -. E ho scelto l'immagine del Prisma che è un oggetto magico: filtra la luce bianca per restituire tutti i colori che la compongono. Io ho cercato di fare la stessa cosa, mettendoci dentro tutte le idee e le riflessioni che mi sono arrivate in 34 anni di vita e in 13 di carriera: gli spunti sulla società, sull'essere umano, sulle relazioni, sulle emozioni. Un disco pregno di significato e di amore. L'obiettivo è stato mostrare una visione filtrata di quel che la natura umana mi ha mostrato. E come il prisma anche l'uomo ha la capacità di assorbire esperienze, filtrarle e scomporle per analizzarne ogni possibilità e ogni significato. Con una differenza: l'uomo ha una coscienza, il prisma no».


Duetto con Elodie - «Con lei siamo amici e da tempo ci eravamo promessi una collaborazione. Con questo brano in cui ci ho messo tutte le mie influenze afroamericane andiamo controcorrente, siamo contro un’estate di brani latini e reggaeton». Il Corriere scrive anche: "Chi è abituato a pensare a Mengoni come a una bella voce, sarà sorpreso da come la trasforma e la deforma in «Non sono questo»: «Mi sono divertito a usare prospettive diverse. Il prisma fa entrare una luce bianca e svela poi gli infiniti colori che la compongono. Mi piace l’idea di un filtro che faccia analizzare tutte le sfaccettature possibili dell’esistenza. In fondo noi uomini siamo così»".



Infine, ma non per importanza, ci soffermiamo su quella che sicuramente è l'intervista più bella di oggi.


Un'intervista nel quale Marco racconta tutto se stesso. Un fiume di parole che frase dopo frase ti sembra proprio di averlo davanti con il cuore in mano pronto a donartelo. Citare alcuni punti importanti riesce difficile, è un'intervista da leggere per intero.




Ecco di seguito una carrellata di articoli dedicati a Marco e a "Materia (PRISMA)"













Katia V. MT

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