Marco riguardo la prima legge sul cyberbullismo: un passo importante verso la cultura del Rispetto
Ieri la Camera dei Deputati ha approvato, all’unanimità, la prima legge sul cyberblussismo. Secondo la suddetta legge un minore di almeno 14 anni, d’ora in poi, potrà chiedere, senza l’intervento di un adulto, di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in rete al gestore del sito web o ai social network. E se non sarà cancellato entro 48 ore, potrà ricorrere al garante della privacy.
Il provvedimento definisce per la prima volta in Italia il fenomeno, regola la rimozione dei contenuti offensivi dal web, stabilisce l’intervento del garante della privacy e, soprattutto, introduce una misura di ammonimento nel caso di reati commessi da minorenni, ma con età superiore ai 14 anni. La nuova legge definisce come bullismo telematico ogni forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, manipolazione, acquisizione o trattamento illecito di dati personali realizzata sul web contro minori. Definito come cyberbullismo è anche diffondere contenuti online per isolare il minore tramite un attacco o un abuso.
Queste le belle parole di Marco in merito all’argomento.
<<Ieri la Camera dei Deputati ha approvato all'unanimità la prima legge sul “cyberbullismo”. In un’Era in cui siamo iperconnessi e ci sentiamo autorizzati a fare e dire qualsiasi cosa nei confronti degli altri, è un passo importante verso la cultura del Rispetto>>.