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#CANZONIPERNOI - Invincibile


Marco Mengoni

Avete presente quando tutto sembra andare storto? Quando siamo sul punto di crollare? Quando tutto sembra nero? Quando non riusciamo a capire il nostro senso nel mondo?

Succede che, nella costante scalata della vita, ci rendiamo conto di quanto sia lontana la meta e quanto sia più facile lasciarci andare. Precipitare cullati dal vento.

Senza pensieri. Senza preoccuparci di dove dover sistemare il piede per mantenere l'appiglio. Vorremmo eclissarci, sparire per sempre e lasciare che la vita prosegua. Non facciamo. Non ci riusciamo. L'istinto di sopravvivenza prevale sempre. E allora ci arrampichiamo, lottiamo, sanguiniamo e incassiamo ogni singolo colpo. Continuiamo a salire, qualcosa dentro di noi ci dice di non arrenderci mai.

Vi ricordate l'arcinoto mito di Orfeo? Lui che scende nell'Ade per recuperare l'amata perduta, lui che lotta contro ogni tentazione ma che, a pochi passi dalla fine, la perde per sempre a causa della sua smania di guardare negli occhi colei che l'ha spinto a rischiare tutto.

Questo è il mito classico, quello cui siamo abituati da sempre. Nessuno può sfuggire alla morte, nessuno può abbattere le ombre.

A questo mito Cesare Pavese dà un'interpretazione che, anni fa, decisi di adottare come mantra di vita. Secondo l'autore, infatti, non fu il destino a separare gli amanti ma Orfeo stesso. Si voltò di sua iniziativa proprio perché capì il senso del suo viaggio. Egli non scese negli inferi per salvare Euridice, egli raggiunse le tenebre più profonde per potersi ritrovare.

Tutti abbiamo bisogno di conoscere l'Ade per arrivare a una piena consapevolezza delle nostre capacità.

Arriverà per tutti il giorno in cui ci sarà da combattere contro i mostri peggiori. Ogni essere umano su questo pianeta dovrà, alla fine, scontrarsi contro le ombre più tremende della sua esistenza. Soltanto tirando fuori le unghie e lottando riusciremo a risollevarci.

Sulla nostra strada incontreremo tante anime, alcune ci tenderanno la mano, altre ci volteranno le spalle. Alcune saranno lì a sorreggerci ad afferrarci prima che possiamo cadere giù dalla scogliera. Altre, saranno coloro che, giù dalla scogliera, avranno provato a spingerci.

Ogni ferita inferta al nostro cuore, ogni cicatrice sulla nostra pelle racconta un pezzo della nostra esistenza. Non vanno nascoste mai le cicatrici. Dobbiamo andarne fieri, mostrare al mondo che ce l’abbiamo fatta e che possiamo farcela ancora. Essere testimonianze viventi dei nostri successi e delle nostre sconfitte. Perché caduti da cavallo bisogna risalire in sella. Soltanto sbagliando possiamo porre rimedio ai nostri errori consapevoli del fatto che chi non sbaglia mai probabilmente non ha mai rischiato e senza quel minimo rischio, la vita perde dinamicità ed ebrezza.

Anni fa Jim Morrison affermava che "Vivere senza tentare significa rimanere col dubbio che ce l'avresti fatta." .

Preferite sempre il rimorso al rimpianto.

Almeno potrete dire di averci provato.

Potrete dire di aver vissuto.

E se va male, vi rialzerete. Non sono forse le salite più ardue quelle che regalano le prospettive migliori? Le montagne più alte quelle che regalano i panorami più sensazionali?

E a te che stai leggendo, a te voglio dire una cosa. Non importa quante volte fallirai, quanto sangue spargerai. Non arrenderti. Continua a lottare. Se cadi 10 volte, rialzati 11. Se hai un ideale, perseguilo. Se hai una passione, coltivala. Se ami qualcuno, fallo come se ogni giorno potesse essere l'ultimo, non avere mai rimpianti.

Non scordarti mai che non sei solo. Con te, finché sorgerà il sole, finché il tuo cuore batterà e finché non esalerai l'ultimo respiro, avrai il più forte degli alleati. Colui che ti conosce meglio di chiunque altro. Qualcuno che non ti abbandonerà mai e che non ti ha mai abbandonato: te stesso.

Tu sei con lui, lui è con te. Tu sei invincibile.

Credit Video: Luccio Lina

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