#UNACANZONEPERNOI- Proteggiti da me
Alla fine di ogni giornata, capita a tutti di sentire quella voglia di rifugiarsi in qualcosa di bello, nelle cose che ci piacciono o nelle persone che amiamo. Le mie giornate ormai scorrono, una dietro l’altra, tutte uguali ed è come se ciò che mi succede intorno non mi riguardasse più: nella testa un pensiero solo e la voglia di andare via, lontano.
Rientro a casa poco prima dell’ora di cena, salgo con fatica le scale ed entro in camera.
Prendo un respiro, poggio la borsa sulla scrivania ed apro la finestra per non accendere la luce: il cielo è di un celeste scuro e il sole sta cominciando a tramontare. Sento inevitabilmente il bisogno di mettere un po’ di musica… mi avvicino al giradischi, metto sul piatto un vinile e lascio che la puntina cada sul disco nero. Dalle casse esce qualche nota, poi d’improvviso una voce dolce comincia a cantare, così prendo un respiro, rilasso le spalle e chiudo gli occhi lasciandomi cullare dalle parole.
“Non amo tanto i complimenti Un po' me li meriterei Per averti preso in giro Anche solo immaginando occhi che non sono i tuoi. E allora che io sia dannato Sia cancellato il nome mio E si scateni la tempesta Bagni la mia faccia tosta Mi colpisca in pieno un fulmine.”
Quando da piccoli cominciamo a fare i primi errori, i nostri genitori ci dicono che, per quanto possano sembrarci grandi o terribili, sono una delle cose che ci aiutano di più nella vita.
Servono a crescere, ad imparare. Troppe volte ho creduto di sbagliare quando in realtà stavo facendo giusto, per non contare le volte che è successo il contrario. Continuo a sbagliare, continuo ad inciampare sugli stessi errori, ci ricasco e non rendendomene conto faccio del male a me stessa e agli altri. Tante volte mi sono sentita così, talmente tanto stupida da desiderare di essere “punita”, in modo tale da espiare le mie colpe. Non è servito a niente. Riapro gli occhi, guardo fuori dalla finestra: da dietro i palazzi, sfumature rosa e lilla riempiono il cielo di malinconia.
“Che se solo l'avessi capito che era tutto sbagliato Che era solo l'ennesimo impatto fra la pioggia ed il fuoco Maledetta la mia gelosia che mi sfugge di mano Perché ammetto che alla tua partenza preferisco la tua indifferenza.”
Immaginiamo sempre la lontananza come una questione di km, ma non è sempre così. Ci sono distanze che sentiamo dentro e sono quelle che fanno più male. Forse è proprio per questo che si preferisce l’indifferenza piuttosto che la partenza: certe volte tendiamo a pensare che se una persona ci è vicina fisicamente allora non ci lascia mai per davvero. Ripenso a quella volta in cui misi questa canzone e c’era qualcuno con me ad ascoltarla. Vorrei tornare indietro nel tempo. Vorrei cancellare tutto e ricominciare da capo. Vorrei non sentirmi sola. Vorrei smetterla di piangere ogni dannata volta che ci ripenso.
"Però adesso prendimi le mani, prendimi le mani, Prendimi le mani adesso E ascoltami perché Perché non tutto è andato perso Non tutto il bene è andato perso Di alternative un universo.”
Prendere le mani di qualcuno per non lasciarsi cadere, per rimanere aggrappati a quella speranza che è l’unica cosa che ci è rimasta, per non scivolare sempre più giù e tornare in superficie. Cerchiamo sempre un modo per risolvere le cose, ma non sempre tutto dipende da noi. Credo però che il bene, quello vero, possa superare qualsiasi cosa. Forse serve solo tempo.
“E spegnerò così la luce Te ne andrai così veloce, Per proteggerti da me.”
Mi avvicino alla finestra, guardo fuori. È come se fossi in una stanza vuota, dove i miei pensieri rimbombano sempre di più, sempre più forte e io mi sento così piccola, incapace di reagire. Sembra assurdo, facciamo uno sbaglio e perdiamo una persona. Condividiamo tutto, momenti belli e brutti, poi all’improvviso il vuoto. E poi ci ritroviamo da soli, a guardare il sole morire dietro ai palazzi e a chiederci “perché?”.E così, mentre anche un’altra giornata finisce, il pensiero fisso resta sempre quello. A volte è anche giusto accettare che una canzone ci faccia stare male, ci faccia sanguinare il cuore, perché é solo dopo il dolore che si può stare bene veramente.
Grazie a Queen1700 per il video
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